Progetto Orizzonti culturali italo-romeni / Orizonturi culturale italo-române


Il progetto editoriale bilingue Orizzonti culturali italo-romeni / Orizonturi culturale italo-române, iniziato a novembre del 2010 e ospitato per un anno su questo sito, si propone di favorire la conoscenza e la comunicazione culturale tra Italia e Romania. Da dicembre 2011, ha dato vita all'omonima nuova rivista on line, del cui significato e intenti riferisce l'editoriale del primo numero, qui sotto riportato.


«L’inizio di una nuova impresa editoriale è sempre, di natura sua, un’espressione di vitalità e insieme una promessa, poiché nasce da un contesto fatto di persone e vicende, tra le quali e per le quali intende promuovere conoscenza e comunicazione. Così è per la rivista bilingue «Orizzonti culturali italo-romeni / Orizonturi culturale italo-române», che vede la luce in un momento in cui dal costruttivo dialogo tra le culture dipende più che mai il futuro delle nostre società. Il nostro ambito specifico riguarda i rapporti culturali tra Italia e Romania, due Paesi che hanno molto da dirsi e da darsi – ben al di là di stereotipi, luoghi comuni, interessi economici legittimi, ma miopi se non culturalmente animati. Siamo convinti che la comune matrice latina e la condivisa appartenenza europea di Italia e Romania possono esprimere risultati di eccellente valore e significato: ne abbiamo tutti un gran bisogno per la reciproca conoscenza e integrazione.

Il progetto della rivista nasce da queste convinzioni e si sostiene sui positivi risultati di un anno di sperimentazione. Dal dicembre 2010, infatti, come diversi lettori sanno, contributi di vari autori sono stati pubblicati, con regolare cadenza mensile, nel sito personale della sottoscritta, all’epoca opportunamente riadattato per ospitare l’allora forma sperimentale di pubblicazione. Oggi quel progetto ha maturato una strutturazione di contenuti e di intenti – incluso il supporto dell’Associazione Orizzonti culturali italo-romeni – di cui questa rivista è espressione.

Ponte tra le due culture, la nostra pubblicazione on line si rivolge, con aggiornamenti a cadenza mensile, al pubblico italiano e romeno, mediante due sezioni linguistiche distinte e insieme relate, che ospitano interviste, inchieste, studi, presenze letterarie, contributi di ospiti italiani e romeni, con speciale attenzione verso la traduzione letteraria come opera di mediazione. L’edizione italiana accoglie, dunque, contributi di studiosi italiani interessati alla cultura romena (docenti delle cattedre di romeno nelle università italiane, giornalisti, storici, traduttori ecc.), scrittori migranti che operano nella Penisola, uomini di cultura in generale che intendono esprimere il loro interesse verso la cultura romena. L’edizione romena, a sua volta, ospita contributi di intellettuali e studiosi romeni interessati alla cultura italiana (docenti delle cattedre di italiano nelle università romene, giornalisti, storici, traduttori ecc.), scrittori che vivono in Romania e scrittori romeni della diaspora. Particolare attenzione è rivolta agli italianisti romeni, affinché la loro produzione sia conosciuta non solo in Romania ma anche in Italia.

«Orizzonti culturali italo-romeni / Orizonturi culturale italo-române» si avvale di collaboratori che, per le rispettive competenze professionali, ne assicurano la qualità del piano editoriale, ma intende contare sul più vasto apporto di tutti i lettori, incluso se possibile anche quello economico, senza il quale nessuna impresa può reggersi. Per questo, ogni contributo in testi o immagini, in linea con i criteri editoriali della rivista, sarà sempre benvenuto, così come ogni apporto di carattere economico – mediante libere donazioni e/o sponsorizzazioni – rappresenterà un supporto prezioso.

L’auspicio, vivissimo, è che questa rivista possa far crescere l’interesse del pubblico italiano – inclusi i grandi editori della Penisola – per la cultura e la letteratura romena, e suscitare, nel mondo culturale romeno, aperture e intersezioni con l’universo culturale italiano».



La frontiera è duplice, ambigua; talora è un ponte
per incontrare l’altro,
talora una barriera per respingerlo.

Spesso è l’ossessione
di situare qualcuno o qualcosa dall’altra parte;
la letteratura, fra le altre cose,
è pure un viaggio
alla ricerca di sfatare
questo mito dell’altra parte,
per comprendere che ognuno
si trova ora di qua ora di là –
che ognuno,
come in un mistero medievale,
è l’Altro.

Claudio Magris
Dall'altra parte